Pappa reale: benefici ed utilizzi

di Maria Mancini

E’ un alimento completo, un vero e proprio concentrato di salute. Funziona per i bambini, gli anziani e tutti quelli che hanno bisogno di un carico di energia. E non basta: presa insieme ad altri prodotti diventa un eccellente toccasana per alcune patologie.

Ma come va mangiata la pappa reale? Scopritelo in questo articolo
E’ cosa nota che una rigida gerarchia governi anche il mondo animale. Prendiamo le api: le larve regine vengono cresciute con una quantità di pappa reale superiore a quella di cui hanno effettivamente bisogno, mentre le api comuni, le operaie, si riservano una dose inferiore di questo prezioso alimento. Ma che succede se per caso nell’alveare viene a mancare la larva regina? Le operaie smettono di produrre questo nettare o se lo pappano tutto loro?
Niente di tutto questo. Come prese da una strana forma di esorcismo, quasi insomma a scongiurare una situazione senza controllo, le operaie si mettono a lavorare come forsennate. Raccolgono nettare e polline, lo masticano instancabilmente, secernono la pappa reale e la stivano nelle celle reali. E da questa eccedenza, che gli apicoltori sanno come creare appositamente e sfruttare al meglio, nasce la pappa reale che noi, esseri umani, consumiamo. Con grandi benefici. Quali?
L’elenco è lungo. Ma tanto per cominciare, vediamo i suoi componenti essenziali. Per almeno un 66 per cento la pappa reale è formata da acqua, seguono poi gli zuccheri (14 per cento, ripartito tra glucosio, fruttosio e saccarosio), poi i protidi (13 per cento), i lipidi (4,5 per cento), oltre a un bel pieno di vitamine, soprattutto la B1, B2,B3, B5, B6, e, in misura un po’ inferiore, le vitamine A, la B12, la C, la D e la E. Ma non è finita: la pappa reale contiene anche calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, silicio e zolfo. Un concentrato di salute, insomma, particolarmente indicato per chi si trova in situazioni di stress o di stanchezza e, come attestato da alcune ricerche, per i neonati prematuri. Ma la pappa reale non è riservata solo a studenti sotto esame o a bambini un po’ deperiti: la possono consumare tutti, purchè nella forma migliore e nelle giuste dosi. E il perché è presto detto. Favorisce il riequilibrio del sistema endocrino, stimola l’intero organismo, soprattutto nei soggetti ipotonici, da’ buoni risultati nella cura delle anemie, compensa eventuali carenze alimentari ed è anche un regolatore naturale dell’appetito, consigliata quindi nei casi di anoressia. Ma, soprattutto, grazie alla notevole presenza di vitamina B5, è un potente “anti-età”: ritarda gli effetti dell’invecchiamento della pelle e funziona bene anche in alcune patologie, come ad esempio contro il lupus eritematoso.
La componente più preziosa della pappa reale è però un’altra: l’acido 10-idrossidecenoico, che esercita attività antibatterica e antitumorale. Questo importantissimo principio organico è presente nell’alimento fresco e raggiunge la sua massima concentrazione durante la fase di elaborazione della pappa reale che si svolge nelle ghiandole faringee delle api nutrici e diminuisce man mano che il prodotto invecchia. Proprio questo fatto ci illumina sulla necessita’ di consumare quanto più possibile la pappa reale fresca. E riguardo l’acido 10-idrossidocenoico (Hda) è importante controllare che il suo contenuto sia pari all’1,9 per cento del prodotto, perché solo a partire da una concentrazione pari al 1,5 per cento la pappa reale ha potere antibatterico e antitumorale (ricerche di G.F. Townsend del 1960, ripetute in anni successivi). Inoltre, proprio la presenza del Hda è indice dello stato di freschezza del prodotto.
Ma cosa fare se non è possibile reperire una buona quantità di pappa reale fresca? E a proposito qual è la “buona”, cioè la giusta quantità di pappa reale da assumere quotidianamente? Per molto tempo la dose consigliata è stata di 100 milligrammi di prodotto fresco o altrettanto nella versione liofilizzata. Ma attenzione, poichè a quest’ultima è stata tolta l’acqua, risulta essere tre volte più’ concentrata del prodotto fresco. Quindi, per essere equivalente, la dose di pappa reale fresca dovrebbe essere moltiplicata per tre, pari quindi a 300 milligrammi giornalieri. Ma su questo punto non c’è grande accordo tra gli esperti: c’è chi ne consiglia 100 milligrammi, chi 300 e chi addirittura 500. Infine, la pappa reale può essere assunta anche in fiale bevibili o in capsule e insieme ad altri prodotti altamente energetici quali il fruttosio che aumenta un pò tutti gli effetti benefici della pappa reale e aiuta a mantenerne la freschezza, il ginseng per regolare il flusso ormonale, il reishi (fungo di origine cinese appartenente alla famiglia delle poliracee) per irrobustire il sistema immunitario, l’olio di germe di grano per favorire la circolazione, il guarana’ e la lecitina di soia per aumentare il rendimento intellettuale, l’eleuterococco per vincere la stanchezza e il propoli (antibiotico naturale) che ne potenzia l’effetto antibatterico.