Pannocchia proprietà
Venerato come divinità dagli Atzechi, cibo base dell’alimentazione e della medicina tradizionale contadina, oggi il mais e i suoi principi attivi vengono molto usati anche nella cosmesi naturale.
di Marisa Paolucci
Il mais arrivò in Europa dopo il 1492, grazie a Cristoforo Colombo, e divenne rapidamente il cibo base dell’alimentazione contadina. Originario dell’America centro meridionale, in Messico era coltivato già nel V secolo a.C. dagli Atzechi e venerato dai Maya come una divinità: espressione del sole. In Perù gli indigeni ne estraevano e offrivano al dio sole una bevanda alcolica, chiamata chica. Il mais (Zea Mays L.), da noi granturco, è una pianta annuale della famiglia delle graminacee che raggiunge due-tre metri di altezza, si semina in tarda primavera e il frutto si raccoglie maturo a fine estate. Le foglie lanceolate-lineari di colore verde chiaro abbracciano il fusto alla loro attaccatura, e all’apice dello stelo c’è l’infiorescenza maschile, una sorta di ”pennacchio”costituito da ramificazioni su cui si trovano le spighette da cui fuoriesce il polline. Lungo il fusto si forma il fiore femminile, comunemente chiamato pannocchia, con piccoli semi (cariossidi) disposti in file allineate, di colore variabile dal giallo al bianco, dall’arancione al violetto. Il loro contenuto proteico è basso, mentre sono ricchi di amido (mazeina) e proteine vegetali che rendono la farina poco adatta alla panificazione perché priva di glutine (indicata invece per persone celiache in sostituzione della farina di frumento). Il mais è il terzo cereale, dopo frumento e riso, per diffusione al mondo.
I maggiori produttori sono Stati Uniti e Cina e, in Europa, Francia e Italia. A seconda dei luoghi viene usato per la preparazione di polente, biscotti e fiocchi da colazione, mentre le pannocchie fresche sono consumate bollite o alla griglia, per non dimenticare il pop-corn ottenuto dai chicchi riscaldati e fatti scoppiare e il mais dolce in scatola. Nella tradizione gli stimmi (o barbe) sono usati come diuretici (aumentano di 3-5 volte la secrezione) e l’infuso è utilizzato nelle cistiti, nei disturbi renali e anche in gravidanza per i gonfiori delle gambe. Per uso esterno la farina di mais è utilizzata in cataplasmi nelle sciatiche e nelle flebiti, e con i chicchi tostati e polverizzati si prepara un caffè lassativo e rinfrescante, efficace per emorroidi e colite. Nella cosmesi naturale, il mais è utile per le proprietà nutrienti ed emollienti del suo olio ottenuto dalla spremitura a freddo del germe: contiene oli insaturi insaponificabili e vitamina E, grazie a cui esercita un’ottima azione filtrante dei raggi ultravioletti. L’olio si usa per massaggiare il corpo e, in cosmesi per le pelli secche o precocemente invecchiate. Con la farina integrale di mais si preparano maschere per il viso (simili alla polenta) ad azione idratante e ammorbidente da applicare sulla pelle a temperatura ambiente per 20 minuti. Per finire, l’industria cosmetica usa l’amido di mais come uno degli ingredienti naturali per creme mani ammorbidenti ed emollienti, come pure nelle formulazioni con effetto sbiancante per la pelle del volto.