Nutraceutici e non integratori
La differenza consiste nella finalità terapeutica e nella necessità che a consigliarli all’interno di un protocollo anti-aging o dimagrante sia sempre il medico.
della dott.ssa Paola Maria Messina Esperta in Medicina Estetica, Direttore Generale del Corso Biennale Post Universitario di Medicina Estetica, Napoli, Palermo
Mantenersi giovani e in forma è un compito arduo, ma se è faticoso combattere gli inestetismi dell’invecchiamento lo è ancor più per gli inestetismi locali determinati dalla cellulite. Un regime dietetico, per quanto rigido, da solo può non bastare per mantenere un buon trofismo cutaneo e spesso non modifica gli antiestetici cuscinetti di grasso localizzato che alterano la silhouette. La prevenzione e un corretto stile di vita possono pero’ aiutare sia a rallentare il processo dell’aging cutaneo che a migliorare la condizione fisica e la figura corporea. Basta inserire, in un protocollo specifico, degli elementi essenziali, quali i nutraceutici, che fornisce sicuramente un’arma in più contro l’invecchiamento e la cura delle adiposità localizzate, per prevenire le malattie croniche migliorando stato di salute e aspettativa di vita. Il termine di Nutraceutica fu coniato dal Dr. Stephen De Felice nel 1989, fondendo i termini “nutrizione” e “farmaceutica” a indicare componenti o sostanze estratte dagli alimenti con determinate proprietà terapeutiche. Si tratta quindi di una coniugazione di componenti nutrizionali selezionati dalle proprietà curative legate a principi attivi naturali. I nutraceutici non vanno quindi confusi con gli integratori nutrizionali perché sono sostanze biologiche che, a varia concentrazione, hanno capacità preventive, riequilibrative, terapeutiche e protettive a livello psichico e fisiologico. L’equivoco nasce dal fatto che i nutraceutici possono essere assunti anche sotto forma di integratori alimentari in formulazioni liquide, in compresse o capsule e fornire un aiuto psico-fisico integrativo.
L’assunzione di queste sostanze nutraceutiche, invece, dovrebbe essere consigliata, prescritta e seguita da un medico. Nella mia pratica, prescrivo da tempo Inno Caps, un’interessante linea di nutraceutici rivolti all’antiaging. Prodotta in Spagna e distribuita in Italia da Alma Division la formulazione è indicata per migliorare l’elasticità della pelle svolgendo una efficace azione per merito di principi attivi quali gli acidi grassi omega 3 (EPA/DHA) di origine marina e l’acido gamma-linoleico (GLA) di origine vegetale che svolgono ruoli essenziali nell’attività rigenerativa della pelle. E’ ben noto che i principali acidi grassi del gruppo omega-3 sono: l’acido a-linolenico (ALA); l’acido eicosapentaenoico (EPA); l’acido docosaesaenoico (DHA); l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) i quali possono essere sintetizzati dall’organismo umano a partire dall’acido ALA, ma solamente in piccole quantità, perché il sistema enzimatico che opera questa conversione è piuttosto inefficiente. Da qui la necessita’ di assumere EPA e DHA tramite una corretta alimentazione e nutraceutici. Altri ingredienti di Inno Caps: l’acido alfa-lipoico (ALA), coenzima del metabolismo cellulare e antiossidante, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), elemento essenziale per l’organismo umano, infatti è presente anche nel latte materno, mentre è assente in quello vaccino, fondamentale per il corretto sviluppo del tessuto cerebrale, capace di ridurre i trigliceridi nel sangue e di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. e in quanto antinfiammatorio impiegato per alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide e della colite ulcerosa. Altra perla della ricerca spagnola è Inno Caps reducer, trattamento nutraceutico rivolto alla lotta contro i depositi localizzati di grasso, a base di fosfatidilcolina e L-carnitina. La prima svolge un’importante azione sul metabolismo dei grassi, la seconda consente ai mitocondri di utilizzarli per produrre energia e migliorare la qualità della vita e il benessere psico-fisico.