Mirtilli proprietà benefiche

di Marisa Paolucci

La raccolta di questi frutti spontanei nel sottobosco, ha tradizioni antichissime, il mirtillo nero veniva consigliato da Dioscoride (I secolo d. C.) per curare la dissenteria.I frutti vengono anche utilizzati in oftalmologia per migliorare la visione notturna e in alcune retinopatie. Tradizionale anche l’uso in cosmetica

Il sottobosco è un luogo ricco di tesori spesso sconosciuti, qui dove il sole arriva a accarezzare il muschio e le felci e tutta la vegetazione forma un tappeto compatto da cui si alza la frangia dei piccoli arbusti del Vaccinium myrtillus: il mirtillo. I profumi della resina, della terra bagnata, dei fiori, delle foglie, distillati dal vento della montagna si trasformano nel dolce sapore, davvero speciale, del succo di queste bacche blu.
Il mirtillo rappresenta da secoli una fonte di alimento e medicamento, è diffuso nelle zone submontane e montane dell’Italia settentrionale e centrale, fino all’Abruzzo, e si spinge anche nei pascoli alpini. Questi frutti sono propri della cultura settentrionale tanto che in Irlanda ed in Scozia si celebra la “domenica del mirtillo”, dedicata a raccogliere le deliziose bacche, successivamente impiegate nella preparazione di crostate, confetture e sciroppi. In Scandinavia, Francia (soprattutto sui Vosgi) e Germania, ancor oggi ingenti quantitativi di mirtilli di bosco vengono consumati localmente freschi o trasformati in acqueviti, sciroppi, salse e gelatine, esportate nel resto d’Europa. Nel Nord America essi erano parte della dieta degli indiani che li consumavano freschi in estate e seccati in inverno. Le bacche soprattutto del mirtillo rosso, considerate simbolo di pace dagli indiani Delaware, erano utilizzate per tingere corpi e tappeti.

Mirtillo nero (vaccinium myrtillius) famiglia ericaceae

Il mirtillo nero, cioè il classico mirtillo dei boschi, è diffusissimo allo stato spontaneo, per lo più ad altitudini superiori a 1000 metri, fin oltre il limite della vegetazione arborea, è presente soprattutto nel sottobosco chiaro di conifere e allo scoperto, in zone di brughiera, ma sempre sui terreni silicei o comunque acidi molto umiferi e piuttosto freschi. I suoi frutti sono di 4-5 mm di diametro quasi tondeggianti o appena schiacciati all’apice, dove è presente una caratteristica cicatrice a forma di anello. Si distingue con difficoltà dal mirtillo uliginoso o mirtillo blu (Vaccinium uliginosum) che cresce nel medesimo habitat e che ha rametti cilindrici, foglie a margine intero e frutti tondeggianti o leggermente ovoidali di colore nettamente bluastro.

Mirtillo rosso (vaccinium vitis-idaea) famiglia ericaceae

Si differenzia dal mirtillo nero non solo per il colore dei frutti e il loro sapore, ma anche per la consistenza delle foglie, coriacee, lucenti e persistenti. Il mirtillo rosso è abbastanza diffuso in molte regioni europee e anche in Italia, in località collinari e montane, sulle Alpi e sugli Appennini settentrionali, soprattutto nel sottobosco rado, nei prati o nelle brugherie in posizioni soleggiate o parzialmente ombrose, sempre su terreni umiferi. I frutti sono saporiti, piuttosto aciduli o anche amarognoli, servono per marmellate ed hanno ottime proprietà operitive.

Proprietà foglie

Contengono tannini, principi attivi dotati di attività astringente e antidiarroica e la neomirtillina che ha invece un effetto ipoglicemizzante.

Frutti

Hanno proprietà rinfrescanti, astringenti, toniche, diuretiche. Contengono numerosi principi attivi, fra cui le vitamine A e C, l’acido citrico e quello malico, la mirtillina, fosforo, calcio, manganese, la cui azione si esplica principalmente a livello dei capillari le cui parti vengono protette e rinforzate. Proprio per questa ragione nella couperose possono essere d’aiuto le creme a base di mirtillo. L’azione astringente si esplica invece attraverso l’eliminazione dei liquidi in eccesso a livello degli spazi interstiziali dei tessuti, con conseguente riduzione dell’edema. Per l’industria farmaceutica moderna, le bacche di mirtillo si sono rivelate utili in preparati contro le forme diarroiche e come componenti di antibiotici. L’interesse per queste bacche che maturano nel bosco non si limita al loro valore terapeutico, ma anche al loro gusto ottimo per marmellate, conserve, gelatine o per essere gustate con l’aggiunta di un po’ di succo di limone e zucchero magari in compagnia di more e lamponi, nel tipico assortimento noto come frutti di bosco. In alcune località alpine, dai mirtilli si ottiene una speciale grappa, ad alto tenore alcolico, dal sapore delicato e dall’aroma intenso.

Utilizzo mirtilli neri

Maschera contro la couperose:
Far bollire in un quarto di l di acqua calda un cucchiaio di bacche per 10′.
Schiacciarle, aggiungervi 2 cucchiai di avena polverizzata e mescolare. Stendere sul viso tenendo per 15′. Sciacquare con acqua tiepida.
Contro l’infiammazione alla bocca: Versare un cucchiaio di foglie in una tazza da tè di acqua calda.
Coprire e filtrare dopo 15′. Fare ripetuti sciacqui durante l’arco della giornata.
Una merenda per i bambini:
In un vasetto di yogurt aggiungere un cucchiaio di mirtilli e un cucchiaio di fiocchi d’avena con poco miele.

Utilizzo mirtilli rossi

Un aperitivo salutare:
far macerare per 10 giorni in un litro di buon vino rosso 30g di bacche di mirtillo. Agitare la bottiglia una volta al giorno. Filtrare e bere prima dei pasti.

Un aceto per la cucina e per uso cosmetico:
in un litro di aceto rosso forte versare 40g di bacche e lasciare macerare per 30 giorni. Filtrare con un telino e spremere molto bene. Ottimo per condire verdure oppure da usare come tonico rinfrescante per il viso.

Per combattere le forme reumatiche:
bere tutte le mattine a digiuno una tazza di infuso di foglie di mirtillo, preparato con un cucchiaio di foglie messe a macerare in una tazza da tè di acqua calda e filtrato dopo 10′.