Guava: un frutto molto generoso

di Thomas Gualtieri

Il Guava è un potente antiossidante naturale e un ottimo concentrato di vitamine e minerali

Secondo una leggenda, in un tempo remoto in un’isola delle Filippine viveva un ragazzo che possedeva un frutteto gigantesco. Conosciuto dalla popolazione locale per la sua generosita’, tanto da guadagnarsi il soprannome di Bay (generoso), pare che non mancasse mai di regalare la sua frutta a chiunque ne facesse richiesta. Del resto nel suo giardino erano presenti alberi di tutti i generi e dimensioni. Tra di essi pero’ ce ne era uno che spiccava per la sua bellezza e per la grandezza dei suoi rami e dei suoi frutti, particolarmenti belli e succosi. Si trattava di una pianta senza nome che si diceva fosse sacra. Per questo pur essendo molto invitanti, nessuno aveva mai assaggiato i frutti e anzi la gente del posto riteneva che non fossero commestibili. Un giorno, continua la storia, un’anziana donna affamata, chiese al ragazzo di poter avere qualcosa da mangiare. Purtroppo pero’ nel giardino non c’erano più frutti tranne che quelli sull’albero sacro. Spinto da compassione allora, il ragazzo rivolse una preghiera agli dei chiedendo loro di renderli mangiabili e coraggiosamente ne prese uno per assaggiarlo. Fu così che le divinita’, commosse da tanta bonta’ d’animo e altruismo, tramutarono quel frutto in uno dei cibi più gustosi esistenti e decisero che da allora si sarebbe chiamato Bayabas, dal nome del generoso ragazzo e della sua famiglia (Abas). Leggende a parte, il Bayabas conosciuto anche con i nomi di Guaiava, Guayaba o Guava, è il frutto molto saporito di un albero dal nome omonimo appartenente alla famiglia delle mirtacee. La pianta in questione può raggiungere tra i 2 e i 7 metri, ha un tronco diritto e ramificato di legno duro e la corteccia maculata. Le foglie sono invece di colore verde chiaro mentre i fiori sono bianchi, grandi e profumati, e si presentano solitari a piccoli grappoli. Il frutto è di forma variabile (sferica, ellittica, piriforme), di colore giallo o verde/giallo, liscio o rugoso, con polpa bianca o bianco-gialla o rosa o rossa, dolce, agrodolce o acido, con numerosi semi, piccoli e bianchi. Questa differenza di gusti e colori è data anche dalla particolarita’ che in natura esistono circa 150 specie diverse della pianta. Originaria probabilmente di un’area compresa tra il Messico meridionale e l’America Centrale, ma non vi sono certezze in merito, la Guava era nota già agli Aztechi, che la chiamavano Xalxocotl (prugna di sabbia). In tempi successivi le prime notizie storiche sul suo consumo, risalgono ai primi decenni del 1500 e si trovano negli scritti di Hernandez de Oviedo. Tipica dei climi tropicali (ma cresce idealmente nello stesso clima che favorisce la coltivazione dei limoni) l’albero del Guava è diffuso anche in Italia e soprattutto in Sicilia dove la maturazione dei suoi frutti avviene tra ottobre e metà dicembre. La produzione maggiore di Guava comunque avviene in Brasile e India, mentre la più grande piantagione al mondo si trova negli Stati Uniti, alle Hawaii. I frutti, ottimi sia freschi che sotto forma di succhi, nettari e confetture hanno pochissime kcalorie (circa 150). Recentemente utilizzato nel settore della cosmetica per la sua essenza particolarmente intensa, secondo una ricerca condotta dal National Institute of Nutrition di Hyderabad, in India, pubblicata su “Food Research International”, il Guava sarebbe un super concentrato di antiossidanti, visto che ogni 100 grammi di polpa ne contengono ben 500 milligrammi. Inoltre è una ottima fonte di vitamine (A e C) e fibre, e in aggiunta è ricco di potassio e fosforo. Avrebbe inoltre proprietà antibatteriche e astringenti, aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo e la glicemia rendendolo particolarmente indicato per chi è affetto da diabete. Per finire pare che le foglie della pianta contengano sostanze dall’effetto analgesico.