Con l’approssimarsi delle feste Pasquali negli autobus, sul posto di lavoro, dal parrucchiere, si sente una sola domanda. Posso mangiare uova di Pasqua senza rovinarmi la pelle? Per avere una risposta, lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Gabriella La Rovere esperta di Medicina Estetica che lavora a Pescara.
Della dott.ssa Gabriella La Rovere
Dottoressa La Rovere, si avvicina il periodo pasquale, è corretto preoccuparsi della nostra pelle? A dire il vero, non c’è relazione stretta tra il consumo di dolci pasquali, cioccolata o insaccati e la comparsa di spiacevoli segni sulla nostra pelle. La pelle può dunque stare tranquilla? Certo. Tutt’al più può diventare specchio di una patologia come l’eczema da allergia alimentare, per esempio una allergia alla cioccolata o a prodotti contenenti frumento. Si è ormai da tempo a conoscenza di’ una lunga serie di patologie allerqiche in conseguenza dei consumo di alcuni alimenti, ma non c’è alcuna relazione con gli abusi. Ma allora gli insaccati e la cioccolata …. ? Solo in soggetti particolarmente reattivi. I salumi e la cioccolata non sono pro-acneici, a meno che non ci sia un aumento dei livelli di androgeni oppure una ipersensibilità generica al tasso normale. La conseguenza è lo sviluppo del comedone. In sostanza, dottoressa La Rovere è possibile sfatare questo luogo comune ….. Sul piano dietologico e dermatologico sicuramente ….. semmai si tratta di fare un altro tipo di considerazione di valore antropologico e culturale. In genere i cibi consumati a pasqua rientrano in una vaga categoria di “proibito” a cui si lega anche un atteggiamento moralistico del tipo “hai fatto qualcosa che non va, ti si legge in faccia” Questo considerazione, ormai radicata nell’immaginario collettivo è una scarsa conoscenza delle patologie dell’acne. Dalla dieta si toglievano, quindi, cioccolata , nocciole, salumi sperando di ridurre una delle presunte cause della malattia. Dottoressa grazie, quest’anno a Pasqua mi sentiro’ meno in colpa …..