Conosciuta in Cina da 4000 anni, Alessandro Magno la scopri’ in Armenia ma furono gli Arabi a portarla nel bacino del Mediterraneo. Ricca di vitamina A è molto indicata per la cura della pelle
di Marisa Paolucci
L’albicocco (Prunus armeniaca) proviene dalla Cina e dall’Asia Centrale. è un albero dalle foglie di color verde intenso. Alessandro Magno scopri’ i suoi frutti durante una spedizione in Armenia ma furono gli Arabi a portare la pianta nel bacino del Mediterraneo. L’albicocca è stata considerata fin da subito un frutto esotico e rarissimo.
I medici arabi ne scoprirono le virtu’ farmacologiche: la usavano per curare il mal d’orecchi e anche per lenire i fastidi delle emorroidi. Questo frutto della famiglia delle Rosacee il cui nome deriva dal latino praecoquus, precoce, dall’arabo al-barquq, possiede insospettate virtu’ terapeutiche. L’albicocca stimola la produzione di emoglobina, la proteina che trasporta il ferro e da’ colore al sangue, un frutto anti-anemia per eccellenza. Essa contiene molti zuccheri, sali minerali, e oligo-alimenti: magnesio, fosforo, ferro, calcio sodio, zolfo, manganese e potassio. Il basso contenuto calorico sebbene accompagnato dal sapore zuccherino la rendono appropriata per chi segue una dieta ipocalorica. L’albicocca è ricca di vitamina C ed A, o per meglio dire di beta-carotene; questa vitamina è fondamentale per la produzione da parte del nostro corpo della melanina, la sostanza che ci fa abbronzare e ci protegge dai raggi del sole. Il beta-carotene inoltre ha anche altre proprietà, come quella di proteggere il nostro corpo dalla cancerogenesi indotta da agenti chimici, di rendere più acuta la capacità visiva, di rinforzare le ossa e i denti, di potenziare le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie, contro gli elementi tossici dell’aria inquinata e contro i danni del fumo.
Le albicocche vanno scelte con cura, il colore deve essere vivo, dal giallo all’arancio e la polpa se premuta deve cedere leggermente, si conservano per poco tempo al massimo 3 o 4 giorni, in frigorifero possibilmente in un sacchetto di plastica. Oltre a essere consumate fresche, sono molto gustose anche essiccate, in marmellata, canditi, succhi di frutta. Numerose sono le proprietà di questo frutto: è molto nutritivo quando è consumato maturo, ha proprietà astringenti ed è consigliata nella cura delle diarree, ma deve essere evitata da chi ha digestioni difficili e dolorose, mangiata secca invece ha proprietà lassative. Per la sua ricchezza di vitamine A, B, C, PP oltre a essere raccomandata per le anemie è consigliata in convalescenza e in caso di inappetenza. Nella tradizione l’albicocca è un rigeneratore di tessuti, un equilibrante nervoso capace di aumentare le reazioni naturali di difesa dell’organismo.
Nella cosmesi popolare l’albicocca è stata sempre accoppiata alla cura della pelle. L’olio ottenuto dai suoi semi è molto efficace sia per il trattamento delle smagliature che delle rughe.
La cosmesi naturale ci offre numerosi consigli: Il succo di albicocca può essere utilizzato come
Tonico per le pelli normali:
centrifugate il succo di un’albicocca matura e stendetelo sul viso precedentemente pulito e lasciate che venga assorbito. Togliete poi l’eccesso con un batuffolo di cotone imbevuto in acqua tiepida.
Impacco idratante:
mettere in poca acqua bollente due albicocche spezzettate e lasciare in infusione per tre minuti poi scolarle e lasciarle raffreddare. Schiacciare i frutti fino a ottenere una polpa morbida e aggiungere un cucchiaio di olio d’oliva. Stendere sul viso e lasciare per venti minuti, poi risciacquare. Applicare una o due volte a settimana.
Maschera per l’abbronzatura:
per aiutare la pelle ad abbronzarsi in modo intenso e omogeneo. Prima di cominciare a esporsi al sole si può preparare la pelle con una maschera ottenuta schiacciando la polpa di cinque albicocche da tenere in posa sul viso per almeno venti minuti.
Emolliente per le mani:
un composto centrifugato di questi frutti è un toccasana per le mani stanche e screpolate che immerse per dieci minuti di relax diventano morbidissime.
Maschera antirughe:
schiacciare quattro albicocche in un mortaio con un cucchiaio di yogurt intero. Applicare sul viso pulito per 15 minuti e poi sciacquare con acqua tiepida. Il trattamento va ripetuto due volte alla settimana. Si tratta di una maschera antirughe nutriente per il suo apporto di vitamina A che risveglia le cellule epidermiche e dona un colorito sano: il retinolo direttamente dalla natura.