del Dott. Fabio Rinaldi Specialista in dermatologia e Presidente dell’IHRF (International Hair Research Foundation)
Curare pelle e capelli con l’alimentazione
Uno studio della durata di 3 anni sulla correlazione che esiste tra disturbi di pelle e capelli e alimentazione ha dato vita a un decalogo per un più sano stile di vita. E’ un fatto più che noto che una corretta alimentazione sia fondamentale per la salute di tutto il corpo umano. Ci sono numerosissimi consigli e diete di tutti i tipi per cercare di migliorare il proprio stato di salute e di vivere più a lungo. Abbiamo condotto una ricerca scientifica più specifica per studiare la correlazione tra l’alimentazione e alcune delle più frequenti malattie della pelle e dei capelli, cercando di trovare delle associazioni valide tra l’incidenza di disturbi cutanei spesso cronici e abitudini alimentari comuni e apparentemente “innocenti” ma che si sono rilevate alla base di questi disturbi. La ricerca è stata metodologicamente molto complessa e ha coinvolto 800 soggetti all’anno per tre anni (2360 soggetti in totale) che hanno accettato di seguire il nostro protocollo per valutare le associazioni tra alimentazione e malattie della pelle. Alla fine i dati sono stati estremamente interessanti: l’incidenza delle intolleranze alimentari specialmente al glutine (12,5% nel nostro campione), al lattosio (10,7%) e agli additivi (7,8%) è risultata molto più alta che nei dati normalmente riportati; l’incidenza delle allergie ad alimenti è risultata del 2,6%, dimostrando chiaramente che le forme allergiche sono decisamente inferiori a quelle date dalla intolleranza (che ha meccanismi patologici molto diversi).
Le allergie alimentari sono causa di disturbi cutanei nel 24,8 % dei soggetti che abbiamo studiato, e spesso presentano sintomi molto complessi e difficili da capire; nella maggior parte dei soggetti intolleranti l’incidenza di disturbi dermatologici (malattie della pelle e dei capelli) è del 64,3%; nel 76,3% dei soggetti che presentavano un’intolleranza abbinata a un disturbo della pelle o dei capelli, la sintomatologia cutanea si attenua o scompare all’allontanamento del cibo o dei cibi a cui i soggetti sono intolleranti. Molto significativi sono risultati i casi di intolleranza al glutine abbinato a forme di alopecia areata e cicatriziale, o al lattosio associato a dermatite del viso, del cuoio capelluto o delle mani, e all’acne; abbiamo scoperto che l’alimentazione deve essere specifica a seconda dei diversi problemi di pelle e capelli, e che in questo modo si è ottenuto una diminuzione delle recidive delle diverse dermatosi nel 46,7% dei casi. Esaminando i meccanismi biologici e metabolici specifici collegati a molte malattie della pelle abbiamo allora messo a punto dei suggerimenti dietetici che migliorano lo stato di benessere della cute e dei capelli, e che la proteggono dagli effetti dei raggi ultravioletti e dai processi di invecchiamento. Ne è nato un decalogo con i suggerimenti più importanti da seguire a casa o al bar per conservare la salute dei capelli sani o affetti da qualche patologia, combattere e ridurre l’invecchiamento cutaneo di qualsiasi grado e difendere la pelle dal sole, ridurre le allergie cutanee ai cibi. Questi consigli non rappresentano una dieta dimagrante e non influiranno sul peso ma andrebbero seguiti con costanza, sempre in accordo naturalmente con le necessità alimentari personali rispetto a patologie concomitanti specifiche (per esempio: diabete, ipertensione, malattie metaboliche, gotta, iperuricemia, gravidanza, eccetera). Iniziamo con quelli che possono essere considerati gli elementi costitutivi dell’alimentazione: gli Aminoacidi. La cheratina che forma l’epidermide, il fusto dei capelli e le unghie è costruita con “mattoni” fondamentali che sono certi specifici aminoacidi. Se l’assunzione con gli alimenti di questi importanti tasselli è insufficiente o il loro assorbimento nell’intestino è scarso, i capelli cadono e diventano più fragili e deboli, la pelle si modifica e si ammala, le unghie si sfaldano e si rompono (il calcio è molto poco importante per la formazione dell’unghia).
Gli aminoacidi più utili sono l’Ornitina che si trova nella carne, la Valina (fegato), la Lisina (legumi), la Prolina (uova), la Fenilalanina (salumi non insaccati) e la Metionina (Pesce, Proteine del latte, Tofu, Soja, Frutta secca). Passiamo ora alle sostanze indispensabili ovvero i nutrienti indispensabili per la vita e la salute del derma e del bulbo del capello. I più importanti sono: ferro (che si trova in percentuale altissima nel timo, basilico, menta), rame (fegato di vitello), silicio (patate, orzo e grano), vitamina A (fegato di rognone o vitello), B, C, E, D, selenio (merluzzo), acidi poli-insaturi, polifenoli. I frutti rossi, soprattutto mirtilli, ribes, fragole e lamponi, sono ricchissimi di polifenoli e vitamine, e andrebbero consumati almeno tre volte alla settimana. Nelle crucifere (broccoli, cavolfiori, cime di rapa) sono presenti alte quantità di antiossidanti con azione di tipo 2, tra cui soprattutto il sulforafano, utilissimi per bloccare l’invecchiamento fisiologico della pelle e la trasformazione delle cellule cutanee in senso tumorale. Sarebbe consigliabile assumere questi alimenti almeno 3 – 4 volte alla settimana. Attenzione però a una dieta ricca di vitamina A e all’assunzione contemporanea di integratori che la contengono: un suo eccesso può dare forte secchezza della pelle, prurito, caduta dei capelli, sintomi neurologici importanti. Si consiglia di non superare dosi singole di 120 mg e di non superare assunzioni croniche di 9mg/die nell’uomo adulto e 7,5 mg/die nella donna. Curarsi bevendo: molti antiossidanti fondamentali per la vita dei capelli si trovano in quello che beviamo, soprattutto tè verde, succhi o centrifugati di frutta, caffè e vino rosso. In particolare se un eccesso di quest’ultimo è responsabile di numerosi danni per la salute, una dose giusta ha effetti terapeutici grazie principalmente al resveratrolo. Uno studio di Liechtenstein AH et al. Del 2006 (Circulation 2006, 114;82-96) ha dimostrato addirittura che l’astinenza dall’assumere vino rosso aumenta il rischio cardiovascolare. Dieta Mediterranea: l’assorbimento di lipidi in quella considerata la dieta migliore del mondo è di circa il 35% delle calorie totali. Inoltre è un’alimentazione ottimale per soggetti sani e per soggetti ipercolesterolemici o a rischio di malattia cardio-vascolare. è accertato, poi, che la dieta mediterranea è in grado di ridurre la mortalità in toto, soprattutto quella cardio-vascolare, l’incidenza del cancro e della Malattia di Parkinson e di Alzheimer. Tre giorni senza glutine: il nostro studio ha dimostrato che l’astensione dal glutine tre giorni alla settimana può essere salutare anche nelle persone non intolleranti. Intervenire sullo stile di vita: le nostre abitudini quotidiane, non solo alimentari, influiscono sulla salute della pelle e dei capelli, oltre a quella generale del nostro organismo.
Per stare meglio andrebbero contenute le calorie per non aumentare oltre il peso forma; si dovrebbero effettuare 30 minuti di esercizio fisico almeno 4 volte alla settimana; utilizzare acidi grassi salutari, dall’olio di oliva e noci all’olio di semi di lino; mangiare almeno 5 porzioni di frutta fresca di stagione e/o vegetali al giorno; limitare l’assunzione di glutine, evitandola almeno a giorni alterni; consumare pesce almeno 2 volte alla settimana; mangiare tra i 50 e 75 g al giorno di cioccolato fondente (>70%); ridurre l’apporto di zucchero e sostituirlo con il miele; consumare 1/2 bicchieri al giorno di vino rosso; e naturalmente porre uguale attenzione quando si mangia fuori casa. Attenti alle intolleranze alimentari: queste reazioni indesiderate del nostro organismo all’ingestione di un alimento, dipendono dalla quantità di alimento assunta (dose-dipendente). Non si tratta in realtà di una vera reazione allergica e i sintomi possono essere molto poco specifici. Gli alimenti più comunemente responsabili di allergie e intolleranze sono: il grano (glutine), la soia, il latte vaccino (lattosio), le uova, i crostacei, frutta (kiwi, fragole), verdura (pomodori), le arachidi. Spesso i sintomi sono strani (il naso che cola per esempio) o vaghi e a volte difficili da riportare all’intolleranza ad un alimento. Basta zucchero: una bustina per il caffè ne contiene circa 7 grammi, pertanto un consumo medio di due caffè al giorno corrisponde a circa 5 kg di zucchero all’anno. Senza contare l’introito attraverso dolci, frutta, carboidrati, bevande zuccherate. Favorire i dolci di preparazione artigianale (gli industriali contengono sempre burro, strutto, grassi di pasticceria). Cioccolato fondente > 70%: il cacao (in particolare il suo attivo teobromina) ha una potentissima azione anti-ossidante, anti-aggregante piastrinica e anti-infiammatoria. I flavonoidi contenuti sono infatti molti più che in qualunque qualità di tè e di vino rosso. Il cioccolato però deve essere fondente > 70% perché il latte inibisce l’assorbimento dei flavonoidi. Integratori alimentari: ci sono situazioni in cui la dieta non fornisce l’apporto nutritivo sufficiente di sostanze specifiche, per esempio in caso di diete restrittive, stili di vita non corretti, patologie particolari. In questi casi un integratore alimentare specifico può essere indispensabile. Ci sono però integratori che, più che arricchire la dieta, contengono sostanze naturali ad azione “curativa” per molte patologie cutanee e tricologiche. Possono essere un modo naturale e molto efficace di cura alternativo ai farmaci purché siano prodotti, studiati e testati clinicamente.