Dall’Olimpo alla tavola

del Dott. Cesare Fregni, Cosmetologo

I Greci lo consideravano “cibo degli dei”, componente essenziale dell’ambrosia ed elemento fondamentale nelle offerte votive durante i riti a loro dedicati. Gli egiziani, invece, lo utilizzavano oltre che come cibo, come medicina per i disturbi digestivi o unguento per piaghe e ferite. E, ancora più indietro, i sumeri lo impiegavano insieme ad argilla, acqua e olio di cedro per rendere più morbida e levigata la pelle. Stiamo parlando del miele, alimento che si ritrova in tutte le cucine del mondo ma di cui spesso si ignorano le doti curative e cosmetologiche. Etimologicamente, il nome miele sembra derivare dall’ittita melit. Prodotto dalle api, si presenta come una sostanza vischiosa formata da glucosio, fruttosio, acqua e polline. Si ricava dal nettare dei fiori (angiosperme) e dalla melata che deriva invece dalla linfa degli alberi, succhiate dalle api che le addolciscono e le trasformano metabolizzandole. Dal sapore dolcissimo, il miele ha costituito per millenni l’unico dolcificante disponibile, divenendo l’ingrediente principe di numerose preparazioni dolciarie, ma anche di bevande alcoliche che venivano rese più sopportabili appunto dal suo gusto zuccherino. Ottimo ricostituente, è stato usato fin da epoche remote per le sue qualità curative e oggi, iscritto nelle farmacopee ufficiali, è spesso utilizzato anche in cosmetica. honey_maskSecondo l’antica medicina ayurvedica avrebbe qualità purificanti, dissetanti, antitossiche, regolatrici, cicatrizzanti e persino afrodisiache. Nei paesi anglosassoni è alla base di svariate preparazioni farmaceutiche cicatrizzanti ed eutrofiche, per uso anche ospedaliero in caso di scottature, cicatrici etc. Ricco di sostanze antiossidanti, è ottimo per contrastare l’azione dei radicali liberi, qualità che lo rende un principio attivo fondamentale nella preparazione di cosmetici ad azione emolliente e restituiva, ideale anche per pelli secche e atopiche. Ma non solo. Ricco in polifenoli e flavonoidi e di enzimi con proprietà elasticizzanti, è utile in prodotti anti-aging, trofici e rassodanti, mentre la ricchezza in zuccheri igroscopici, ne fa il candidato ideale per preparazioni idratanti destinate al trattamento delle pelli screpolate, secche, sensibili e atopiche ma anche per le infiammazioni causate dai raggi UV e dagli agenti atmosferici, perché accelera la rigenerazione degli epiteli. Forte delle sue proprietà antibatteriche e antimicotiche, protegge e preserva la cute sana dall’attacco di molti microrganismi pericolosi, mentre è dimostrato che la sensibilizzazione al miele è statisticamente quasi impossibile (non esistono casi accertati). Per finire, il miele non ha bisogno di conservanti: l’archeologo T.M. Davies ha scoperto in una tomba egizia un barattolo di miele vecchio di 3300 anni, perfettamente commestibile.