AIDA: la nuova generazione guida la trasformazione

Si respira aria di novità ed energia positiva in una delle più prestigiose Associazioni Italiane in campo dermatologico

Dott. Francesco Martella, specialista in dermatologia e venereologia 

Entusiasmo e partecipazione. Sono queste le due parole che ho scelto per raccontare il XXIX Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali che si è tenuto a Riccione lo scorso novembre. Entusiasmo e partecipazione da parte di una nuova generazione di specialisti che oggi animano, dirigono e gestiscono una storica protagonista dello scenario della dermatologia italiana, nata per farsi carico in maniera collettiva delle esigenze, dei bisogni e dei problemi inerenti l’attività professionale e la formazione del singolo professionista. Ne parliamo con il dott. Andrea Martella, presidente dal 2018, che non nasconde la sua soddisfazione per essere riuscito, nonostante le difficoltà e i limiti imposti dalla pandemia, a organizzare in presenza un Congresso molto dinamico e ricco di approfondimenti e spunti di riflessione.
Presidente Martella, qual è il messaggio che arriva da questa manifestazione?
Che si può sperare nel futuro della dermatologia perché c’è una generazione di colleghi bravi e preparati che sapranno affrontare, anche con l’aiuto delle nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche messe a disposizione dalla ricerca e dall’industria, vecchie e nuove sfide che la patologia dermatologica ci pone.
Lei ha iniziato a collaborare con AIDA anni fa, occupandosi degli strumenti digitali a disposizione del dermatologo. Quanto di questa esperienza ha riportato nella vita dell’associazione e nella sua Presidenza?
Mi sono trovato al momento giusto nel posto più giusto, in un’associazione che aveva già capito che la professione sarebbe andata incontro a trasformazioni e che bisognava valorizzare la propria storia ma spostando lo sguardo verso il futuro. Io ho contribuito a definire la riorganizzazione e la strategia tecnologica per confrontarci non solo con i nuovi strumenti di marketing digitale, ma anche con i servizi offerti all’associato attraverso devices mobili, sulla piattaforma social gratuita AIDAworkplace, scaricabile sullo smartphone. Uno strumento facile, rapido e intuitivo, un luogo virtuale sicuro e protetto, in cui i diversi gruppi di studio e interesse, possono scambiarsi informazioni, condividere materiale formativo, richiedere ed esprimere una seconda opinione su casi clinici complessi.
In questo modo si riduce il classico isolamento che accompagna il lavoro individuale del dermatologo nel suo ambulatorio?
Certo, tramite la rete i nostri soci abbattono di fatto le mura del loro studio, e partecipano a una comunità che può dare suggerimenti non solo clinici ma anche sull’efficacia di un farmaco o di un elettromedicale.
Un aiuto molto pratico e apprezzato, cui si aggiungono le opportunità di servizi ottenuti come gruppo d’acquisto a prezzi contenuti.
La piattaforma serve a coinvolgere i colleghi e a creare un’identità che per noi si traduce nell’hashtag #essereaida, e in una serie di convenzioni esclusive. Proponiamo solo per i nostri soci una polizza assicurativa che oltre a coprire tutte le prestazioni mediche, chirurgiche ed estetiche eseguite, garantisce anche una tutela legale senza franchigia in sede penale e civile in ogni fase di giudizio, che risulta competitiva nel premio da pagare e include un nostro delegato nel comitato scientifico per la valutazione e nella trattazione dei casi. Inoltre sulla piattaforma è attiva in convenzione una struttura di consulenza per l’apertura, l’avviamento e lo sviluppo di uno studio medico, un ambulatorio, nel rispetto degli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro, e l’adeguamento alla normativa sulla privacy, prevista dal Regolamento Generale Europeo sulla protezione dei dati.
Un adeguamento niente affatto semplice…
Le cui regole però sono ferree e poco chiare ma cui è importante dare seguito soprattutto perché noi trattiamo dati medici sensibili, spesso di minorenni, e quindi da trattare con cautela se non si vuole incorrere in pesanti sanzioni o anche reati penali. Sulla nostra piattaforma è scaricabile gratuitamente un modello privacy per il dermatologo, elaborato con l’aiuto di un pool di avvocati.
In AIDA dopo anni si respira uno spirito nuovo, a cosa è dovuto?
Lavoriamo su idee e obiettivi condivisi. Il consiglio direttivo si compone di 34 delegati territoriali abbastanza giovani, che realizzano i progetti di cui assumono le responsabilità dirette. Nel nostro credo ci sono tre particolari aspetti: partecipazione, condivisione e innovazione. Il tutto allo scopo di valorizzare al massimo le competenze professionali dei dermatologi ambulatoriali. Lo spirito che guida ognuno di noi è la volontà di fare bene, guardando a un futuro comune.
Parliamo ora del Congresso, qual è la sua valutazione e i punti più qualificanti?
Nel 2020 la pandemia ha solo parzialmente bloccato il nostro innovativo programma. Che è stato definito, invece nel corso del Congresso dello scorso anno che rischiava di saltare se non fossimo stati in grado di trasformarlo, con una capacità di reazione che ci ha tutti colpito, in una versione completamente on line. Sarebbe stato il secondo anno senza Congresso, visto che nel 2019 lo avevamo cancellato per la coincidenza del Congresso Mondiale di Milano. Quest’anno, in presenza, abbiamo riproposto alcuni dei format che avevano avuto più successo: Faccia a Faccia; Facciamo il punto; Quando l’unione in rete fa la forza; Problemi e soluzioni; quello che non ti aspetti; High tech derma. L’affluenza in sala e nei corsi, e il gradimento dei colleghi, ci hanno confermato l’impostazione pratica del congresso.
Cosa può dirci per l’anno prossimo?
Il programma è ancora top secret, ma si svolgerà a Riccione dal 18 al 21maggio 2022.