L’isotretinoina finisce nella rete

di Filippo Testa

Tra i tanti argomenti presenti in rete, l’acne è tra i più cliccati in ambito medico. In molti forum si discute in particolare di isotretinoina e dei suoi effetti collaterali

Molto si è scritto sull’influenza che Internet, sempre più alla portata di tutti, ha su ogni aspetto della nostra vita. E tanto ancora si scriverà soprattutto su come questo importantissimo mezzo di comunicazione di massa sta modificando in maniera sostanziale anche i nostri rapporti interpersonali e il mondo del lavoro, influendo persino sul voto politico e la partecipazione sociale. Naturalmente qualsiasi rivoluzione porta con sè dubbi, facili allarmismi e ansie millenaristiche. Tralasciando le posizioni troppo estremiste e rigide, è innegabile comunque che la rete se utilizzata a dovere costituisca una preziosa risorsa per l’utente che ne fa uso, soprattutto una fonte di informazioni praticamente infinita. La novità di internet, infatti è proprio questa: poter accedere in tempo reale a qualsiasi tipo di sapere, vecchio o nuovo purchè qualcuno abbia pensato di condividerlo. Certo bisogna stare attenti a filtrare le notizie, ma a differenza dell’informazione televisiva o delle nozioni tratte da libri e testi vari, ciò che la rete rende possibile è una reale pluralità di informazioni e una semplificazione delle stesse. In campo medico poi, le novità introdotte da internet sono numerose. Per i professionisti è aumentata la possibilità di chiedere consulti immediati ai propri colleghi, velocizzando diagnosi e cure, oltre naturalmente alla possibilità di poter accedere immediatamente a casistiche ad hoc senza dover ricorrere a testi spesso di difficile reperibilità o consultazione. Anche i pazienti, dal canto loro, hanno beneficiato del nuovo mezzo. Innanzitutto perché si sono diffusi a macchia d’olio siti di “esperti online” pronti a dare una prima diagnosi in tempo reale alle problematiche presentate dagli utenti. E poi soprattutto grazie ai numerosi forum e blog che rendono possibile confrontarsi e poter comparare la propria situazione con quella di altri che presentano le stesse problematiche. Certo occorre sempre una certa dose di prudenza. La rete abbonda di sedicenti esperti e fidarsi incondizionatamente non è mai la scelta migliore. Inoltre aumentano i rischi legati all’autodiagnosi che non sempre si rivela efficace visto che può spingere a sottovalutare alcuni sintomi con tutto ciò che questo può comportare, o all’opposto può generare preoccupazioni eccessive, soprattutto in quei soggetti che solitamente già tendono a essere ansiosi o ipocondriaci. Da alcune ricerche svolte da Istituti indipendenti che stilano classifiche sui siti e sugli argomenti maggiormente visitati e ricercati dai cybernauti, una delle problematiche più cliccate in ambito medico, vista anche la grande quantità di persone che ne sono affette, risulta essere l’acne. Il perché è semplice da intuire: l’acne, soprattutto nei soggetti adulti, è una problematica importante, in quanto costituisce una grave limitazione socio psicologica che si riflette su tutti gli aspetti della vita quotidiana. Nondimeno nell’adolescente è un problema importante in quanto a quell’età si è più indifesi e spesso i coetanei sanno essere cattivi soprattutto in ambienti di socializzazione come la scuola. Tra le tante “discussioni” presenti nei diversi forum, sicuramente quella che ci ha colpito di più riguarda una sostanza utilizzata già da tempo nella lotta all’acne: l’isotretinoina, un retinoide di prima generazione. Tracciando una brevissima storia di questa sostanza, si scopre che l’acido 13-cis-retinoico o isotretinoina è uno tra i primi derivati dell’acido della vitamina A (acido trans-retinoico o tretinoina) scoperto già nel 1946 da Arens e Van Dorp. L’efficacia di questo derivato per via topica fu dimostrata nel 1969 da Kligman. Alla fine degli anni ‘70, Strauss descrisse le significative variazioni nella composizione dei lipidi cutanei in pazienti trattati con vari dosaggi (da 0,5 a 7,0 mg/kg/die) di isotretinoina, consistenti nell’aumento del colesterolo e nella netta riduzione degli esteri cerosi e dello squalene. Questi risultati deponevano per l’inibizione della sintesi dei lipidi di derivazione sebacea. Nello stesso periodo Peck raggiunse brillanti risultati impiegandola nel trattamento di varie patologie cutanee, quali la malattia di Darier, l’ittiosi, l’epitelioma basocellulare e l’acne cistica. Egli dimostrò che l’impiego orale di una singola dose quotidiana di isotretinoina per 4 mesi era in grado di risolvere l’acne cistica grave in 14 pazienti. La sua somministrazione per bocca diminuisce fino al 90% la produzione di sebo, riduce l’ipercornificazione a livello del dottoe svolge attività antinfiammatoria riducendo la chemiotassi. Ma cosa ne pensano gli utenti di internet del suo utilizzo? Facendo una ricerca ci si imbatte subito in un forum molto frequentato chiamato alfemminile.com. In questo ambiente virtuale si trovano parecchie testimonianze di ragazze che hanno utilizzato formulazioni a base di questa sostanza. Le esperienze raccontate sono piuttosto impressionanti. Quasi tutte lamentano dopo un’iniziale successo nella terapia numerosi effetti secondari, soprattutto nel caso di una ripetizione della cura. Si parla di intossicazioni epatiche, attacchi di panico, emicranie e dolore agli occhi, secchezza della pelle e chi più ne ha più ne metta. La situazione non cambia esaminando altri forum a tema salute, in cui oltre agli immediati risultati positivi fanno da contraltare numerosi effetti collaterali dello stesso tipo. A onor del vero, sono anche numerosi i siti gestiti da dermatologi che descrivono minuziosamente tali complicanze, a riprova che i farmaci a base di isotretinoina sono utilizzati per lo più nei casi di acne e sempre sotto controllo medico costante. Indicazioni precise le fornisce in rete anche il Ministero della Sanità all’interno di una nota ufficiale redatta dal Dipartimento per la Valutazione dei Medicinali e la Farmacovigilanza che sembra definitivamente mettere in guardia medici e pazienti da un uso sconsiderato del farmaco. Visto che anche questo articolo finirà in rete, all’interno del sito www.lapelle.it, abbiamo deciso di ripubblicare la nota ministeriale per contribuire alla sua diffusione integrale. Essa recita: “In merito a presunte affermazioni, diffuse attraverso mezzi di comunicazion e, che l’isotretinoina è un farmaco che funziona nell’ acne e che è del tutto innocuo, questo Dipartimento precisa che ciò non corrisponde assolutamente al vero. A tal proposito, si riportano di seguito alcuni passi, tratti dalla scheda tecnica del farmaco Roaccutan a base di isotretinoina:

Indicazioni terapeutiche
Forme gravi di: acne nodulo-cistica, resistente a precedenti terapie, in particolare acne cistica e conglobata, specialmente quando le lesioni interessino il tronco. Roaccutan deve essere prescritto da medici che hanno esperienza nell’impiego di retinoidi, preferibilmente specialisti dermatologi, e che sono bene a conoscenza del rischio di teratogenicità se Roaccutan è impiegato durante la gravidanza.
Controindicazioni Gravidanza Roaccutan è altamente teratogeno. Il suo impiego è quindi controindicato non solo in donne gravide o che potrebbero iniziare una gravidanza nel corso della terapia, ma anche in tutte le donne in grado di procreare. Se una gravidanza dovesse aver inizio nel corso della terapia con Roaccutan, assunto a qualsiasi posologia e anche per brevi periodi, esiste un rischio estremamente elevato di malformazioni fetali. Potenzialmente, ogni feto esposto all’azione del farmaco, può presentare malformazioni. E’ necessario che, anche le donne che normalmente non adottano precauzioni contraccettive per presunta sterilità, seguano tutte le indicazioni e precauzioni sotto esposte. Roaccutan è controindicato in tutte le donne in grado di procreare, a meno che la paziente rispetti tutte le seguenti condizioni:

  • sia affetta da acne cistica grave e deturpante, resistente alle terapie convenzionali,
  • sia in grado di comprendere e osservare tutte le istruzioni, · sia in grado di attenersi alle indispensabili misure contraccettive,
  • sia stata informata dettagliatamente dal suo medico sui rischi di una gravidanza insorta nel corso della terapia con Roaccutan e un mese dopo ogni sua sospensione, e sia stata inoltre messa in guardia sulla eventuale possibilità di fallimento di ogni misura contraccettiva,
  • dia conferma di aver capito le avvertenze,
  • abbia effettuato un test di gravidanza, con risultato negativo, due settimane prima dell’inizio della terapia. Si consiglia di ripetere il test di gravidanza ogni mese,
  • segua misure contraccettive efficaci e costanti, intraprese da almeno un mese prima dell’inizio della terapia con Roaccutan, continuate nel corso dell’interaterapia e per lo meno un mese dopo la sua sospensione,
  • inizi la terapia con Roaccutan solo dal secondo o terzo giorno dalla comparsa del flusso mestruale,
  • nel caso in cui il trattamento dovesse essere ripreso per una recidiva della patologia, è necessario che la paziente intraprenda le stesse misure contraccettive efficaci e costanti, da iniziarsi un mese prima, da continuare nel corso della terapia e per un mese dopo il termine della terapia stessa. Se malgrado tali precauzioni durante il trattamento con Roaccutan o nel mese successivo all’interruzione della terapia, dovesse verificarsi una gravidanza, ne risulterebbe un elevato rischio di gravi malformazione fetali (coinvolgenti in particolare il sistema nervoso centrale, il cuore e i vasi sanguigni di grosso calibro). Sono state documentate malformazioni fetali gravi associate all’uso del Roaccutan quali: idrocefalo, microcefalo, malformazioni dell’orecchio esterno (micropinna, sviluppo limitato o mancanza dei canali auricolari esterni), microftalmia, malformazioni cardiovascolari, dismorfia facciale, malformazioni del timo, carenza dell’ormone paratiroideo e malformazioni cerebellari. Vi è pure un aumentato rischio di aborto spontaneo. Roaccutan non deve essere somministrato alle donne nel periodo dell’allattamento. Roaccutan è inoltre controindicato in caso di:
  1. insufficienza epatica o renale,
  2. ipervitaminosi A,
  3. gravi iperliproteinemie,
  4. ipersensibilità già nota verso il farmaco. Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

E’ necessario controllare la funzionalita’ epatica prima e un mese dopo l’inizio della terapia, e successivamente ogni tre mesi.
E’ necessario procedere prima del trattamento, un mese dopo il suo inizio e alla fine dei tre quattro mesi di terapia previsti alla determinazione del livello dei lipidi sierici (valori a digiuno). Nei pazienti a rischio in trattamento con Roaccutan (con diabete, obesita’, disturbi del metabolismo lipidico o che assumano forti quantità di alcool), possono rendersi necessari controlli più frequenti. Nei soggetti diabetici o presunti tali, è consigliabile procedere a periodici controlli della glicemia. Sebbene non sia stata accertata una relazione causa/ effetto, sono stati segnalati valori elevati di glicemia a digiuno e, in alcuni casi, la prima diagnosi di diabete è stata fatta durante la terapia con Roaccutan. Sono stati segnalati rari casi di ipertensione endocranica benigna dopo Roaccutan e dopo tetracicline. L’ uso di tetracicline durante la terapia con Roaccutan è quindi controindicato. I pazienti in trattamento con Roaccutan o che abbiano ricevuto il farmaco di recente (1-2 settimane) non debbono donare sangue a donne in età fertile. Tenere fuori dalla portata dei bambini.

Una pubblicazione on-line per sapere tutto ma proprio tutto sull’Acne e i Retinoidi
Internet è una fonte di informazione preziosa anche per il dermatologo che con pochi clic, può approfondire e consultare numerosi testi e manuali che si rivelano utilissimi per lo svolgimento della propria professione. In particolare se desiderate saperne di più sull’uso dei retinoidi nella cura dell’acne e nello specifico sull’isotretinoina e le sue controindicazioni, potete consultare sul sito della Federazione Italiana Medici di Famiglia sessione di Matera (http://matera.fimmg.org) l’interessante pubblicazione intitolata Acne e Retinoidi, a cura dei Proff.ri Nicoletta Cassano e Gino Antonio Vena, direttore della Clinica Dermatologica Università degli Studi di Bari. Il trattato esamina i retinoidi da tutti i punti di vista possibili, ricostruendo storicamente come hanno iniziato a costituire una risorsa per il dermatologo, la loro conformazione chimica, la farmacocinetica e farmacodinamica dell’Isotretinoina sistemica, la sua efficacia clinica, il suo utilizzo in terapie di dermatosi diverse dall’acne, la teratogenicità, gli effetti collaterali. Infine oltre a presentare una limitata ma preziosa galleria fotografica, il testo fornisce delle linee guida pratiche per l’utilizzo dell’isotretinoina orale.