Il dermocosmetico come antiacne

Gli schemi farmacologici per la terapia dell´acne non tengono nella giusta considerazione il possibile ruolo dei cosmeceutici

La terapia dell´acne usualmente si protrae per un lungo periodo di tempo e richiede un impegno di continuità e di mutua accettazione. Il tutto, ovviamente, meglio se con risultati apprezzabili e con buona soddisfazione da entrambe le parti: il dermatologo e il paziente. Le linee guida e lo schema della Consensus Conference della Global Alliance to Improve Outcomes in Acne (New insights into the management of acne – An update from the Global Alliance to Improve Outcomes in Acne Group – JAAD 2009, May Volume 60. Number 5) forniscono le essenzialità farmacologiche definite da studi di riconosciuta validità. Per via del tempo così lungo del trattamento, per le aspettative del paziente e per un reale supporto alla terapia farmacologica, un buon dermatologo che prende in carico un paziente con acne – a mio parere – deve anche essere un buon cosmetologo. Tornando invece allo schema proposto e a cui la comunità scientifica si riferisce quando si parla di un regime terapeutico, non vi è traccia di un cosmetico o, nella nuova accezione di dicitura, di un cosmeceutico. Esaminiamo le raccomandazioni che scaturiscono da questo schema: 1) la terapia topica è lo standard di cura dell´acne; 2) i retinoidi topici sono molto importanti a ogni livello di cura; 3) il BPO (Benzoileperossido) e le combinazioni con eritromicina e clindamicina sono efficaci; 4) gli antibiotici topici (clindamicina, eritromicina, ecc.) sono efficaci ma il loro uso da solo può portare allo sviluppo di resistenza batterica; 5) l´acido salicilico ha una efficacia moderata; 6) l´acido azelaico è risultato efficace ma, rispetto ad altri agenti topici, presenta una efficacia più limitata; 7) impiegare diversi agenti che contrastino i diversi aspetti dell´acne può essere utile; 8) è opinione del panel di esperti che i vari topici non devono essere applicati simultaneamente senza che per questi si sia stabilita la compatibilità terapeutica e chimica. Stante questa presa di posizione, ritengo che sia sbagliato non prendere in considerazione anche lo spazio che può essere ricoperto da quelli che attualmente sono chiamati i Cosmetici Designati per l´acne o per la pelle tendente all´acne e che in realtà possono avere tre campi di azione: a) Idratante/trattante per pelle grassa; b) Idratante in combinazione con farmaci che seccano la pelle; c) Mantenimento dopo la terapia. Prendiamoli in esame uno per uno. Una pelle grassa tendente all´acne ha bisogno di un topico che non unga e non lasci lucido. Adsorbire la seborrea è sinonimo di percezione di attività per la pelle grassa e spesso gli acneici sono persone con pelle sensibile. Inoltre, in combinazione con altri farmaci, quali retinoidi, benzilperossido, ecc, ha efficacia una crema che non irrita, che non brucia e che si assorba bene, permettendo il make-up. Semmai può e dovrebbe aiutare a moderare l´eritema e la desquamazione specie nei mesi freddi. Perfetta poi appare l´indicazione come mantenimento long-term e come levigante per gli esiti d´acne. Per i consumatori e anche per i medici, negli Stati Uniti d´America esiste una monografia, pubblicata e costantemente aggiornata, sui principi attivi studiati e ritenuti validi per essere incorporati nelle formulazioni antiacne.

Ogni anno i consumatori negli Stati Uniti spendono più di 100 milioni di dollari in prodotti OTC per il trattamento dell´acne

Ogni anno i consumatori USA spendono più di 100 milioni di dollari in prodotti OTC per il trattamento dell´acne. Questo mercato che rapidamente ha continuato a espandersi sta cambiando la pratica clinica del dermatologo statunitense. Dallo specialista si presentano pazienti che hanno già provato a usare tutta una varietà di prodotti cui hanno avuto accesso tramite il mass-market o acquistati ai cosmetic´s corners, in internet o tramite le più disparate info commerciali. In questa piccola jungla, alcuni prodotti antiacne sono meramente cosmetici. Non hanno, di fatto, un ingrediente attivo listato nel packaging. Quando un prodotto per l´acne indica un ingrediente attivo, la FDA lo classifica come OTC-Farmaco. Solo certi principi attivi possono essere usati nei prodotti per acne e sono elencati nella monografia finale come “topical antimicrobial drug products for OTC humans use”.

Con le opportune differenze culturali ed economiche, anche noi dermatologi in Europa avremmo la necessità di interpretare e capire questo settore della dermocosmesi, prima di applicarlo nella pratica clinica. L´elenco dei principi attivi è lunghissimo, con sconfinamenti nel mondo botanico-erboristico e i lavori in supporto di efficacia su uno o più fattori eziopatogenetici dell´acne sono spesso di non assoluta scientificità. Ci sembra di poter enucleare dalla lista dei principi antiacne una sostanza che ha già lunga vita nelle mani del dermatologo e cioè la Niacinamide. Essa è la forma attiva della Niacina (acido nicotinico, Vitamina B3) ed è un costituente fisiologico delle cellule. La FDA ha listato la Niacinamide tra le sostanze GRAS, cioè “Generally Recognized As Safe”. Come è ben noto, l´acne è una malattia infiammatoria provocata dal Propionibacterium Acnes e la niacinamide si comporta come un agente antinfiammatorio bloccando i fattori proflogogeni prodotti dal batterio. Il principale limite all´impiego degli agenti topici è l´irritazione, ma per la Niacina sono praticamente assenti o di scarso rilievo gli effetti collaterali. Nessuna segnalazione è stata raccolta, infatti, per dermatiti irritative o da contatto, così come non è stata riferita nessuna evidenza di fototossicità o di fotoallergia. La niacinamide consente eccellenti risultati e, in particolare, associata ai retinoidi topici, ne riduce gli effetti collaterali, grazie alla sua azione antinfiammatoria e di protezione sulla funzione barriera dell´epidermide (Zoe Diana Draelos – Clinical Situations Conducive to Proactive Skin Health and Anti-Aging Improvement – J Invest Dermatol Symposium Proceedings (2008) 13,25-27). Efficace e sicura sin dalla prima insorgenza delle lesioni acneiche, può servire, se vi sono altri casi di acne in famiglia, per il trattamento di prevenzione in fase puberale. Infatti, il trattamento più precoce possibile è il modo più appropriato per minimizzare gli effetti psicologici dell´acne e prevenire le cicatrici post-acne. (Goodman G. Acne and acne scarring –the case of active and early intervention – Aust Fam Physician – 35(7): 503-504 2006).Trattare precocemente e in maniera continuativa significa anche poter modificare il cosiddetto terreno acneico. Efficace e sicura nel periodo estivo, la niacinamide ha un grande vantaggio rispetto alla terapia con antibiotici topici: non indurre la fastidiosa resistenza batterica. Concludendo, nella terapia farmacologia sensu strictu dell´acne, è difficile negare che può esistere un posto ben definito e sicuro per la niacinamide topica. Un principio attivo che può costituire il fondamento essenziale di un vero Cosmetico Designato per l´acne o per la pelle tendente all´acne.