di Danilo Panicali
Superfluo ricordare ai nostri lettori dermatologi che il termine acne definisce una malattia del follicolo pilosebaceo, usualmente propria dell’adolescenza, prevalentemente localizzata al volto e al dorso, che si accompagna a seborrea e che presenta, come lesione specifica e di tipo ritenzionale, il comedone e anche lesioni di tipo infiammatorio, quali papule, pustole, noduli. Questa informazione, infatti, fa parte dei primi rudimenti della disciplina e appare ormai immutabile e non suscettibile ad aggiornamenti. Quello che sembra essere cambiato negli ultimi anni, invece, è il modo in cui viene gestito il management del paziente acneico in Farmacia. Per discuterne e condividere le proprie esperienze, durante l’ultimo Cosmofarma, i farmacisti italiani sono stati invitati dall’azienda General Topics a partecipare a un corso dal titolo: “Viaggio tra terapie e trattamenti” per la conoscenza di una patologia di forte impatto sociale. L’interessante evento è stato incentrato principalmente su tre temi: “Il rapporto tra italiani, acne e farmacista”, illustrato dal Prof. Enrico Finzi attraverso i risultati di due recenti ricerche demoscopiche da lui dirette. Si stima che in Italia siano affetti da acne media un 30-40% dei giovani tra i 15 e i 20 anni e da acne grave un 3%. Dai dati emerge inoltre che la maggior parte degli adolescenti (circa 1/3) presenta forme lievi di acne tali da non richiedere pero’ un consulto medico. A questi si aggiungono lesioni molto infiammate o esiti cicatriziali tali da indurre il ricorso al medico e da porre problemi di gestione, anche specialistica. Altro tema in discussione, “Fisiopatologie e la clinica dell’acne” presentato dal Dott. Giulio Gualdi. La terapia dell’acne – si è detto – può richiedere, in funzione della gravita’, la sola applicazione locale di farmaci e dispositivi medici, oppure anche una loro assunzione per via generale. Per finire la dott.ssa Paola Monari ha tracciato le “Linee guida nella terapia dell’acne e i trattamenti non farmacologici” fissando come scopi principali della terapia l’intervento sui meccanismi patogenetici della malattia, la diminuzione dell’ ipersecrezione sebacea, la correzione dell’anomala cheratinizzazione del follicolo, la riduzione della popolazione del P. acnes per controllare la produzione di sostanze pro-infiammatorie e infine una importante azione sull’infiammazione.