Dott.ssa Paola M. Messina, Medico Chirurgo Direttore Corso Biennale Post Universitario di Medicina Estetica Mediska Srls (Napoli Catania – Torino)
Una indagine condotta sugli ingredienti cosmetici più noti ai consumatori ha indicato l’Acido Ialuronico in terza posizione. Questa molecola è considerata un elemento chiave per migliorare l’elasticità della pelle. Nonostante questo importante apprezzamento, le conoscenze in possesso di gran parte degli intervistati spesso sono limitate al fatto che si trova nella pelle e nei tessuti connettivi, e che è capace di trattenere l’acqua all’interno del derma, contribuendo a mantenere la cute idratata, tonica e luminosa. Entrambe le informazioni sono corrette: l’acido ialuronico (HA) è una molecola altamente igroscopica, che può contenere 1000 volte il suo peso in acqua. è altrettanto vero che partecipa al mantenimento dell’equilibrio idrico cutaneo e delle condizioni fisiologiche del tessuto connettivo, ma le sue qualità non finiscono qui. Vanno ben oltre alcuni dei claim che gli uffici marketing delle aziende scrivono sulle scatole dei prodotti, o per lo meno non vengono spiegate a sufficienza perché – a mio parere erroneamente – si crede che il paziente/consumatore non sia sempre in grado di capire gli aspetti più tecnici e scientifici. A partire dallo stesso nome: Acido Ialuronico (GlcUA). Nonostante il nome, infatti, non si tratta di un acido ma di un tipo di glicosaminoglicano (GAG). Un polimero naturale composto da migliaia di unità alternate di N-acetilglucosamina e acido glucuronico che, collegate insieme, danno origine a una struttura tridimensionale che fornisce volume, serve per ammortizzare le articolazioni e ha la ricordata proprietà di trattenere anche grandi quantità di acqua. La scelta di non utilizzare commercialmente il meno efficace acronimo GAG, è comprensibile, ma in questo modo si rischia di mettere in secondo piano il fatto che stiamo parlando di componenti essenziali che rendono possibili numerosi processi biologici. L’acido ialuronico è l’unico dei GAG non solforato, e insieme al Dermatan solfato, al Condroitin solfato e al Cheratan solfato, si lega a diverse proteine per formare i proteoglicani, molecole tipiche della sostanza fondamentale amorfa che compone la matrice extracellulare dei tessuti connettivi (derma, connettivo lasso, cartilagini), conferendo la capacità di idratarsi abbondantemente. Queste macromolecole naturali sono in grado di ripristinare le cellule epidermiche e intensificare il metabolismo dei componenti del tessuto connettivo, ripristinando le funzioni della pelle, le sue proprietà meccaniche e il suo aspetto fisiologico. Ciò legittima l’associazione dell’Acido Ialuronico all’attività di bio-restauro per stimolare i normali processi metabolici della pelle. Nello specifico, aumenta l’espressione di procollagen I, III, IV e VII; migliora il deposito di collagene di tipo I e di tipo III nel derma; aumenta significativamente l’espressione del gene e della proteina elastina cutanea; aumenta l’espressione genica di fibrillina-1 e versican, che sono fondamentali per l’assemblaggio e l’integrazione funzionale delle fibre di elastina nella matrice extracellulare; effettua una stimolazione meccanica che innesca la sintesi del collagene nei fibroblasti cutanei mediante una via di segnalazione trasformante del fattore di crescita β e, in tal modo, promuove la ridensificazione della pelle. Come accade con il collagene, la produzione di acido ialuronico diminuisce con l’età essendo tra l’altro una molecola sensibile che si decompone sotto gli effetti dei radicali liberi e di altri agenti ossidanti, a seguito dell’esposizione ai raggi UV. è noto che l’acido ialuronico viene scomposto lentamente dall’organismo attraverso un enzima chiamato ialuronidasi. Mantenere i giusti livelli di HA nel derma non solo mantiene la pelle più idratata e più sana, ma aiuta anche a rallentare il processo di invecchiamento cutaneo. Una migliore conoscenza della biochimica di questa molecola ha permesso la messa a punto di metodi per aiutare la pelle a promuovere fisiologicamente la sua formazione quotidiana mediante l’uso di prodotti cosmetici e integratori, e la definizione di diverse tecniche di medicina estetica per contrastarne in parte la diminuzione e stimolarne la neocreazione. Una dieta equilibrata, che contenga nutrienti antiossidanti e antiradicali liberi, con un sufficiente titolo di la vit. C può aumentare la sintesi di HA, ma arriva un momento in cui lo specialista può constatare che per aumentare l’idratazione e l’elasticità cutanea e rallentarne l’invecchiamento, la pelle ha bisogno di una aggiunta dall’esterno. La scelta allora andrà fatta per l’acido ialuronico topico, o per via intradermica. La prima formulazione agisce nell’epidermide, creando uno strato sulla superficie della pelle che ne migliora l’aspetto e la fa apparire idratata, elastica e morbida. Tuttavia, poiché non raggiunge il derma, di per sé non ha effetti antietà a lungo termine. Alcune formule, riducendo il peso dell’HA, riescono a farlo penetrare più a fondo nell’epidermide e a mescolarlo con altri ingredienti che possono favorirne l’assorbimento e anche stimolare la produzione di HA naturale. Questo è il caso di quelle creme che combinano l’HA con vit. C, retinolo, peptidi e altri ingredienti che facilitano la penetrazione dell’HA. Una formulazione del genere garantisce proprietà antietà, idratanti e leviganti. L’applicazione diretta nel derma attraverso iniezioni intradermiche, invece, migliora sia l’idratazione che la densità cutanea, mentre se usato in impianti riempitivi corregge rughe, pieghe, cicatrici e volumi. Importante, però, scegliere tra due tipi di Acido Ialuronico: non reticolato e reticolato o stabilizzato. Il primo è un acido ialuronico a basso peso molecolare, naturale e bio-interattivo, identico cioè a quello già presente nei tessuti. È costituito da molecole di HA libero che, una volta iniettate, si diffondono uniformemente attraverso il derma, aumentando così la densità della pelle, idratando in profondità e rivitalizzando la pelle. Idrata e ristruttura in modo immediatamente visibile per l’azione di richiamo di acqua nei tessuti che appaiono più distesi. Svolge inoltre una funzione bio-rivitalizzante dei fibroblasti e del collagene, visibile 80-90 giorni dalla prima infiltrazione. Svolge inoltre un’importante funzione antiossidante per contrastare l’azione dei radicali liberi. L’Acido Ialuronico reticolato o stabilizzato, è utilizzato, a seconda delle problematiche da trattare, per filler dermici di diversa densità. Ad esempio, i filler che migliorano la perdita dei volumi del viso sono più densi (più reticolati) di quelli utilizzati per le linee sottili. Gli effetti durano dai 6 agli 8 mesi. Un vantaggio dei filler HA è che sono reversibili al 100%, e nel caso in cui il paziente non si sentisse a proprio agio con i risultati, l’acido ialuronico introdotto può essere immediatamente dissolto con la somministrazione di Ialuronidasi.