Acido Fusidico: Meccanismo d’azione

Nella strategia di rotazione e sostituzione oggi si consiglia l’Acido Fusidico

L’acido Fusidico è un antibiotico che ha dimostrato una buona attività sia sullo Streptococcus pyogenes di gruppo A che sullo Staphylococcus aureus. Una peculiarità unica lo rende immune da fenomeni di resistenza crociata con altri antibiotici: agisce sulla sintesi proteica del microrganismo a livello extra ribosomiale. La presenza di S. aureus sulla cute atopica varia dal 76% (cute sana) al 100% nelle lesioni in fase acuta, a fronte di una relativa rarità nella cute normale (fino al 25%). Kareiviene et al., studiando la resistenza nello S. aureus hanno documentato che oltre il 93% dei ceppi di MRSA è suscettibile all’acido fusidico, mentre solo il 31% lo è alla gentamicina. Molte ricerche hanno valutato l’acido fusidico sia in crema che in unguento, documentando tempi rapidi di guarigione nelle infezioni cutanee primarie (impetigine, ascessi, foruncoli, follicolite e paronichia) ma anche in ferite infette e altre infezioni secondarie, con tassi di risposta tra l’86% – 100%, e tempo medio di guarigione tra 4 – 7 giorni di cura. In confronto ad altri antibiotici, in particolare la mupirocina, a parità di efficacia, l’acido fusidico ha dimostrato una migliore tollerabilità nel paziente. Sebbene siano documentati S. aureus resistenti all’acido fusidico (FRSA) in 40 anni di utilizzo, i livelli generali di resistenza in tutta Europa restano bassi, ancora più se confrontati con quelli della gentamicina. L’utilizzo di una terapia topica con acido fusidico a breve termine, studiata nell’eczema atopico, non incrementa la prevalenza di FRSA. Minimo anche il potenziale di sensibilizzazione all’acido fusidico sia in crema che in unguento. Morris et al. hanno comparato la frequenza di reazioni allergiche ai patch test con acido fusidico (0,3%), cliochinolo (0,7%) e neomicina (3,6%). Jappe et al. invece, in un gruppo di 8532 pazienti con eczema atopico, hanno scoperto che: il 2,1% era sensibile alla neomicina; il 2,11% alla gentamicina e lo 0,31% al cliochinolo, rispetto allo 0% sensibile all’acido fusidico. Un altro studio ha stimato la prevalenza delle reazioni positive ai patch test nella popolazione tedesca intorno al 2,2% per la neomicina, al 3,2% per la gentamicina e allo 0,8% per l’Acido Fusidico.