A Federico, un caro estremo saluto

Sono ben 27 anni che dirigo questo giornale e che seguo la dermatologia italiana frequentando i congressi delle varie Società Scientifiche. In così tanti anni ho conosciuto centinaia di dermatologi e con molti sono diventato anche amico. I congressi sono stato un modo semplice, spontaneo, per vederci, per raccontarci le visissitudini professionali, accademiche, talvolta familiari. Tanti dei dermatologi che hanno segnato la storia italiana di questa disciplina se ne sono andati, spesso prematuramente, e il congresso è stato, quasi sempre, il modo per venire a conoscenza della loro perdita. Di molti ho provato a scrivere sulla rivista una pagina di cordoglio, ricordando qualche aneddoto, qualche battuta, unitamente al riconoscimento dell’impegno profuso e dei risultati raggiunti nella loro carriera professionale e accademica. Di tanti altri, purtroppo troppi, non ho avuto la notizia in tempo e mi è sembrato inopportuno, mesi o anche anni dopo la loro morte, parlarne. Di questo mi scuso di cuore con le loro famiglie, con le scuole di appartenenza, con le Società Scientifiche che avevano contribuito a fondare e che, talvolta, avevano diretto con capacità e professionalità. Poi è venuto il Covid che ha come azzerato tutto, per circa due anni non ci si è più incontrati e le occasioni per “fare l’appello” sono venute meno, e così anche il mio modo semplice e spontaneo di dare la notizia a un mondo, quello della dermatologia, che si sta ringiovanendo e per il quale alcuni nomi rappresentano solo un ricordo bibliografico o una targa in Istituto. Questa volta, però, non voglio mancare con il mio saluto a un dermatologo, dal carattere particolare, simpatico, ironico e con un sorriso ai limiti della strafottenza, sotto un paio di baffi neri che gli incorniciavano una bocca piccola ma pronta a lanciare battute a ripetizione. Federico Ricciuti, dermatologo di Matera, se n’è andato per sempre lasciando un ricordo di sé in chi lo conosceva che non può non essere positivo. Professionalmente era stimato ma soprattutto mi piace descriverlo – con le parole di “Antonino di Pietro con cui condivideva un’antica militanza nell’ISPLAD – “ come un uomo d’altri tempi, un gentiluomo”. Quando oltre 10 anni fa il nostro giornale lanciò una sfida a risolvere un cruciverba dermatologico, fu il primo a rispondere e vinse un week end in una SPA. Da vero signore, però, mi scrisse una lettera in cui mi segnalava che una delle risposte più difficili che pur lo avevano fatto vincere, era legata a una domanda sbagliata, e che non aveva voluto segnalarlo pubblicamente per non mettermi in difficoltà. Apprezzai molto, ma da allora, ogni volta che mi vedeva ci scambiavamo uno sguardo d’intesa e due risate. Più volte mi ha invitato a Matera per uno dei convegni da lui organizzati e una volta mi mise il broncio perché non lo avevo annunciato nella nostra rubrica dedicata agli appuntamenti in dermatologia. Poi scoprimmo che mi inviava le notizie a un indirizzo mail sbagliato, e il sorriso tornò a splendergli in volto. Nessuno avrebbe immaginato una scomparsa così improvvisa, ma lui – uomo della Magna Grecia – avrebbe detto che il destino di tutti noi è legato a un filo la cui lunghezza non ci è dato sapere, perché nelle mani di qualcuno che è più in alto di noi. Determinato, forte, pignolo e se serviva grintoso, ma sicuramente serio e onesto, nella professione e nella vita. Un entusiasta sincero, disponibile e accogliente. Fu a lui che fu assegnata la presidenza del primo Congresso della neonata ISPLAD, e dopo di quello in tante altre occasioni era fra i primi a impegnarsi per la crescita dell’Associazione e della Dermatologia Italiana, che oggi sente il vuoto di un altro della “vecchia” generazione che se ne ne è andato. Al figlio Francesco, di cui andava estremamente orgoglioso, e a tutti i suoi familiari giunga l’espressione del sentito cordoglio mio personale e della redazione de La Pelle per cui aveva più volte scritto. Un sentito plauso al Consiglio Direttivo ISPLAD che ha deciso di dedicargli il prossimo Congresso Nazionale.